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Trenitalia: I Ferrovieri scioperano contro l’arroganza del gruppo dirigente, per la difesa dei livelli occupazionali e per il rilancio dell'Azienda

sciopero-treni-GLe Segreterie Nazionali Filt, Fit, Uilt, Ugl e Fast nell’ambito degli ultimi incontri con Trenitalia hanno più volte richiesto soluzione alle tematiche che, dallo scorso ottobre, sono state oggetto di procedure di raffreddamento, quali la Manutenzione dei rotabili, il sistema di gestione del Personale Mobile, lo smantellamento della Divisione Cargo, il settore della Vendita e dell’Assistenza.

Dal gruppo dirigente di Trenitalia sono arrivate solo generiche assicurazioni che si sono dimostrate del tutto inconcludenti mentre nel frattempo si sono moltiplicati contestualmente al confronto in corso atti unilaterali di ogni genere, alcuni dei quali, ad esempio quelli gravissimi messi in atto dalla Divisione Cargo.

A questo punto le Segreterie Nazionali sono state costrette a prendere atto nonostante il coinvolgimento al tavolo della trattativa dei Responsabili di Divisione e del Direttore Centrale del Personale di Gruppo FS, che l’obiettivo aziendale non era quello di risolvere i problemi evidenziati dal Sindacato ma solo quello di guadagnare tempo e spostare più in avanti la possibilità di uno sciopero nazionale.

Sono state ignorate tutte le scadenze concordate, nonché il ripristino di alcune regole fondamentali riguardanti la gestione del personale mobile, la reinternalizzazione di attività di manutenzione, il potenziamento della rete di Vendita e Assistenza, la definizione di un progetto credibile per la Divisione Cargo, comprese le regole per il passaggio di personale ad altre strutture del Gruppo.

I tanti atti unilaterali prodotti, ledono i diritti di tutti quei lavoratori che si vedono imposti trasferimenti o cambi societari al buio, in assenza di garanzie anche minime ed in spregio ad ogni regola contrattuale.

L’Amministratore Delegato del Gruppo FSI dovrebbe riflettere sulle ragioni di uno sciopero dichiarato a soli sei mesi dalla firma del contratto per inadempienze anche gravi riguardanti il mancato rispetto delle regole liberamente sottoscritte.

Il grande senso di responsabilità dimostrato dalle Segreterie Nazionali nella gestione dell’intera vicenda Trenitalia non ha avuto alcun riscontro oggettivo da un Gruppo Dirigente sempre più impegnato a creare divisioni nel tentativo di dimostrare ciò che dimostrabile non è.

Le Segreterie Nazionali hanno sottoscritto un CCNL con un incremento della capacità produttiva dei lavoratori per favorire lo sviluppo del Gruppo FS e sbloccare, dopo diversi anni, il turn over, dotando l’Azienda nei diversi settori strategici delle necessarie nuove risorse per far fronte alle sfide del mercato.

Le stesse si pongono il problema della difesa occupazionale nel protrarsi della crisi economica che investe il paese e che potrebbe addirittura amplificarsi nel momento in cui le voci sui tagli alle risorse da stato per i contratti di servizio regionali venissero confermati.

Le risposte che arrivano dal confronto aziendale, al contrario, riducono sensibilmente, in particolar modo nella manutenzione, il reticolo produttivo a favore di esternalizzazioni di attività anche “core”, abbassano i livelli occupazionali chiudendo impianti “ a caso “ soprattutto nella Divisione Cargo.

Tutto ciò a parere delle scriventi Segreterie Nazionali è dovuto alla preoccupante assenza di una regia societaria in grado di organizzare e coordinare le attività che si svolgono nei diversi segmenti produttivi.

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